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Cosa significa essere coraggiosi e cosa implica in termini di scelte, conseguenze e responsabilità.

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Mentre nessuno si è mai vantato di avere una gran fifa, al contrario, tutti cercano di vantarsi del coraggio impavido, modello cavaliere errante! Il coraggio è di fatto un valore assoluto e straordinario, con un effetto trascinatore di positività ed energia sulla nostra vita e su quella di coloro che impattano con noi.

Il coraggio può assumere forme diverse: il coraggio della mente, del cuore, delle parole, dei comportamenti, delle azioni. La storia ci ha trasmesso numerosi esempi di prodi valorosi eroi e l’iconografia cinematografica ne è piena.

Per iniziare, si potrebbe parlare di coraggio delle piccole cose, assumendosi sempre la responsabilità di quello che si dice e quello che si fa, anche se è scomodo. Una vera arte e, in questo, i veri maestri sono i bambini, vincenti, coraggiosi, audaci, temerari, qualche volta scapestrati! I bambini ci insegnano il coraggio di uscire dalla propria zona di comfort, per potersi avventurare su terreni sconosciuti e inconsueti, da esplorare, scoprire e imparare per vivere esperienze nuove ed emozioni nuove. La gran parte delle persone trova, al contrario, molto difficile uscire dalla zona di comfort per sperimentare, testare, seguire percorsi diversi per scoprire mondi completamente diversi, spesso pieni di opportunità di ogni tipo che restano così nell’oblio ai più.

Sempre dai bambini possiamo imparare il coraggio di condividere, senza aver paura di chiedere aiuto e confrontarsi. Le persone sono estremamente resistenti a condividere o chiedere semplicemente aiuto perchè viene considerata una sorta di diminutio, un demerito vergognoso anche quando questo atteggiamento nasce dalla presunzione. Nello stesso tempo, i bambini ci insegnano il coraggio di essere gentili in un mondo alimentato da odio e divisioni, perché ciascuno è sempre troppo impegnato ad invidiare, a criticare, a puntare il dito.

Più di ogni altra cosa, l’esempio straordinario dei bambini è il coraggio di sbagliare, senza avere paura di fare errori, perché l’errore e l’insuccesso aiutano a crescere. Esiste una forte percezione diffusa secondo cui il fallito è un reietto ed il fallimento è un’onta dalla quale non ci si libera più per tutta la vita. È un retaggio culturale, tipico soprattutto della cultura italiana, per cui chi fallisce è un poveretto da guardare con compassione e anche con sospetto. Un concetto molto discutibile, perché il fallimento dovrebbe essere un momento fondamentale nell’esperienza di apprendimento di un individuo.

Sono tutte forme di coraggio di cui i bambini sono maestri e che portano dritto verso il concetto di coraggio come chiave di una delle qualità fondamentali per un futuro di successo, la resilienza: solo uno spirito audace sa tirare fuori il meglio da un casino!

 

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