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Internet + Tecnologie Digitali = Internet of Things

Internet of Things + Rinnovabili = Internet of Energy

Come lo sviluppo verticale di Internet, delle tecnologie digitali emergenti e la pressione verso la produzione di energie rinnovabili segnano il passaggio da Internet of Things a Internet of Energy

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I due fenomeni rivoluzionari del XXI secolo sono lo sviluppo di Internet e un sistema energetico globale progressivamente senza carbonio, sancito anche dal G7 del 2015 che si è impegnato a eliminare i combustibili fossili entro il 2100. Con l’avvento dell’Internet of Things (cioè la connessione fra uno smartphone o altro dispositivo mobile, che invia comandi attraversi Internet, e oggetti, come, ad esempio, il frigorifero o la lavatrice o le luci di una casa, e molto altro), questi due fenomeni convergono rapidamente in una “Internet of Energy”, cioè la trasformazione del modo in cui produciamo, distribuiamo e consumiamo energia: le poche grandi centrali elettriche cedono il passo a milioni di piccole unità, come le turbine eoliche e i pannelli solari. Oggi c’è una nuova classe di prosumer, coloro che producono e consumano, ma vendono e acquistano elettricità allo stesso tempo. E accadranno delle cose.

 

Impennata della domanda globale di energia pulita

Più di un miliardo di persone vive senza elettricità, secondo un rapporto ONU. L’accesso universale all’elettricità è un imperativo morale e poiché la popolazione mondiale dovrebbe aumentare di quasi 2 miliardi di persone entro il 2040, questa crescita avverrà principalmente nei paesi in via di sviluppo, con un’impennata dell’80% della produzione globale di elettricità entro il 2040. E questo accadrà non solo per effetto della domanda dei Paesi in via di sviluppo, ma anche per l’enorme aumento legato all’utilizzo della tecnologia: pensiamo a quanti caricabatterie si utilizzano nel mondo fra telefoni, tablet, sigarette elettroniche, e così via (secondo Cisco, si calcola che ci saranno nel mondo 50 miliardi di dispositivi entro il 2020!). A questo, aggiungiamo il settore dei trasporti: le emissioni legate al traffico sono circa il 60% più alte rispetto a quelle del 1990, per lo spaventoso aumento del numero di veicoli (solo in Cina, questo numero è più che quadruplicato nell’ultimo decennio, a circa 200 milioni di veicoli!).

 

Intelligenza artificiale e big data

Solo pochi anni fa, sembrava fantascienza, mentre oggi, l’intelligenza artificiale sta già trasformando il settore energetico: gli algoritmi analizzano automaticamente i dati operativi, le condizioni ambientali e le proprietà dei componenti per regolare, ad esempio, le turbine a gas. Poi ci sono i computer quantistici che utilizzano direttamente particelle subatomiche e sfruttano le loro proprietà quantistiche per l’archiviazione e l’elaborazione dei dati.

Dunque, la strada delle fonti energetiche rinnovabili, neutrali per il clima, è più che obbligata! Il valore del sistema energetico cresce quando una semplice rete elettrica si evolve in una rete energetica completa, in cui l’eccedenza di energia elettrica può fornire la base per generare altre forme di energia in un altro settore. Quando l’elettricità viene convertita in calore o serve per fornire mobilità, viene impiegata per produrre metano o idrogeno.

Grazie alle tecnologie di rete, piuttosto che semplicemente trasmettere e distribuire elettricità, la rete elettrica si svilupperà in una nuova rete che cambia il mondo: l’Internet dell’Energia.

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