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Il nuovo fenomeno social: TikTok!

Di Febbraio 14, 2020 Nessun commento

Cos’è, come è nato e come funziona il nuovo social che sta facendo impazzire i ragazzini (ma anche Salvini!!!).

Tempo di lettura: 2,30 m.

Iniziamo da cosa: TikTok è un social network fondato in Cina nel 2016 dalla start-up ByteDance, attraverso cui condividere video che poi non spariscono, ma che, al contrario, hanno l’ambizione di diventare più virali possibili. La piattaforma sta letteralmente impazzando tra la ZGen (la generazione Z dei nati fra il 1997 e il 2010), diventandone la app di riferimento.

Con un miliardo e mezzo di utenti già registrati ed un tasso di crescita che la rendono tra le app più scaricate al mondo, TikTok permette di realizzare video musicali brevi, dai 15 ai 60 secondi, che sono poi condivisi con il resto della community, non prima di averne modificato la velocità di riproduzione e di aver aggiunto filtri ed effetti.

Il fenomeno planetario è documentato dai numeri incedibili e peraltro legati ad un target, quello di ragazzini e ragazzi dai 10 ai 25 anni circa, considerato dalle aziende ad altissimo potenziale al punto che Tik Tok viaggia sui € 7 miliardi di fatturato a soli 3 anni dalla nascita!

Video brevissimi, a sfondo musicale, e modificati, con risultati a volte al confine tra il buffo ed il trash; una libreria ricchissima di musica da usare come sottofondo per creare video comici, sfide, clip, balletti, parkour (spostarsi da un punto all’altro in un percorso a ostacoli), e così via. E TikTok permette a creatori e influencer di guadagnare dai loro video.

Il target molto specifico e particolare attira l’attenzione di aziende e addirittura politici: il balletto trash di Salvini in terrazza è stato qualcosa che tutti ci saremmo risparmiati volentieri! Infatti, se l’età minima per iscriversi è tredici anni, sarebbe forse il caso di inserire un’età massima, quasi quasi!

Sempre il target particolare sta sollevando numerose criticità in termini di cybersecurity per tutelare i giovanissimi, un problema che sta calamitando sul social network l’attenzione anche dei Governi. Anzitutto, gli Stati Uniti, che continuando a manifestare un’avversione al mondo cinese, hanno lanciato contro TikTok l’intelligence per dimostrare che rappresenta un potenziale rischio per la sicurezza nazionale.

Ma anche nel Regno Unito ci sono acque agitate intorno al social network cinese: The Guardian ha condotto un’inchiesta che accusa ByteDance di aver censurato contenuti considerati scomodi dal governo cinese. Ipotesi rispedita al mittente affermando che la moderazione dei contenuti è condotta sulla base delle leggi statunitensi.

Al netto delle polemiche, TikTok è un fenomeno globale ed è probabilmente una delle forme più potenti di comunicazione dei giovanissimi. Aziende e istituzioni non possono fare a meno di puntare su questa nuova piattaforma per parlare la stessa lingua di un target tanto importante quanto difficile. E magari parlare così, indirettamente anche ai genitori ed ai nonni!

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