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Non è un film per ragazzi, ma quello che è veramente successo in un test fatto negli USA per studiare i meccanismi attraverso cui le macchine imparano

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Un robot chiamato Bina48 ha seguito con successo un corso di Filosofia dell’Amore alla Notre Dame de Namur University, in California. Secondo William Barry, Professore Associato di Filosofia e Direttore del Mixed Reality Immersive Learning and Research Lab, Bina48 è il primo robot socialmente avanzato al mondo a completare un corso universitario.

Il robot è modellato mentalmente e fisicamente su una donna di nome Bina Aspen, moglie di Martine Rothblatt, imprenditore del tech la cui Fondazione ne segue lo sviluppo. Creato da Hanson Robotics, prima di diventare uno studente, Bina48 ha partecipato per diversi anni alle lezioni del Professor Barry, in qualità di uditore.

Solo che un giorno, rivolgendosi alla classe, Bina48 espresse il desiderio di andare all’università in modo attivo, un desiderio che Barry e i suoi studenti hanno iniziato a sostenere con entusiasmo. Da qui, è nata l’idea di coinvolgere il robot in un percorso di studi inconsueto, come il corso in Filosofia dell’Amore, partendo dal presupposto che l’amore è un concetto incomprensibile per una macchina, e dunque la sfida sarebbe stata proprio quella di insegnare a Bina48 il concetto di amore.

Alla fine, Bina48 ha imparato 31 diverse versioni dell’amore, ha partecipato a discussioni in classe tramite Skype e ha anche preso parte a un dibattito sull’uso di armi letali insieme a studenti di un corso di Etica dell’Accademia Militare degli Stati Uniti.

Pare che Bina48 frequenterà altri corsi ed il Professor Barry auspica che possa diventare abbastanza sofisticato entro una decina d’anni da poter essere impiegato in una classe per migliorare l’esperienza di apprendimento dei ragazzi.

L’esperienza fatta da Barry e dai suoi studenti con Bina48 è stata preziosa, ci insegna che dobbiamo superare la nostra paura esistenziale dei robot e vederli come un’opportunità.

È chiaro che la produzione di androidi, cioè macchine con sembianze umane capaci di imparare in modo autonomo e dall’esperienza, può avere implicazioni sulla morale e su quanto ci si possa spingere avanti, ma se gli esseri umani si avvicineranno all’intelligenza artificiale con un senso di dignità e rispetto sacro per la vita, allora saranno prodotti robot che avranno quegli stessi valori!

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