Uno studio specifico condotto sui bambini ha messo in evidenza l’importanza per loro di avere esperienze dirette di confronto con persone che fanno i lavori più disparati per poter costruire una personale ispirazione del proprio futuro!
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Negli USA è stato fatto il più grande sondaggio nel suo genere, chiedendo ai bambini della scuola primaria dai 6 ai 10 anni di disegnare il lavoro che vogliono fare da grandi. Per determinare i fattori che influenzano le scelte di carriera, il sondaggio Drawing the Future ha anche chiesto ai partecipanti se conoscevano personalmente qualcuno che faceva quel lavoro, o come sapevano di quel lavoro; la loro materia preferita, la loro etnia; i dati sociali, economici e di istruzione. Sono stati raccolti più di 20.000 dati da bambini provenienti da Australia, Bielorussia, Bangladesh, Cina, Colombia, Indonesia, Pakistan, Romania, Russia, Svizzera, Uganda e Zambia.
Le tipologie di lavori che i bambini hanno disegnato, e le ragioni per le quali avrebbero voluto fare proprio quel lavoro (ad esempio, “Voglio essere un medico, così posso aiutare i bambini malati nei paesi poveri”) mostrano speranze e sogni dei bambini, cioè il nostro futuro. I risultati sono davvero particolari:
- le aspirazioni di carriera nascono intorno ai 7 anni e non cambiano fino ai 18;
- esiste una forte differenza fra le aspirazioni di carriera dei bambini e le richieste del mercato del lavoro.
- meno dell’1% dei bambini incontra persone con ruoli nel mondo del lavoro che visitano la loro scuola.
L’ultimo dato ha chiaramente preoccupanti implicazioni economiche, in particolare nei settori in crescita dell’economia, questo fa eco ai risultati di altre ricerche e indagini simili. Le aspirazioni di carriera di bambini e adolescenti difficilmente coincidono con la domanda prevista sul mercato del lavoro.
In generale, i bambini sono enormemente influenzati da chi conoscono e da cosa vedono: il lavoro dei loro genitori o dei genitori dei loro amici, i ruoli in TV.
Per questo motivo, un interessantissimo progetto, Primary Futures, ha raccolto volontari da tutto il mondo e appartenenti alle più diverse categorie professionali, dagli apprendisti agli Amministratori Delegati, dai progettisti di app agli zoologi, allo scopo di dedicare un’ora del loro tempo alla scuola locale e parlare in modo informale ai bambini del loro lavoro e del loro percorso professionale. In questo modo, i bambini hanno avuto l’opportunità di interagire con i volontari e porre domande, ampliando così enormemente le loro aspirazioni e i loro orizzonti.
La tecnologia offre la straordinaria possibilità di collegare un numero elevato di volontari e scuole a un costo minimo: ad esempio, un sistema realizzato da Salesforce (una grande azienda di informatica) è già attivo e funzionante nel Regno Unito, in Australia e in Cina. Questo sistema consente alle scuole di accedere a un vasto database di volontari disposti ad incontrare i bambini e raccontare le loro esperienze. I bambini ovunque crescano, qualunque scuola frequentino, qualunque lavoro abbiano i loro genitori, dovrebbero incontrare donne e uomini che fanno i lavori più disparati.
In Italia sarebbe veramente cool offrire questa opportunità ai bambini: ciascuno può dare il suo contributo in modo volontario, e iniziare rinunciando a un’ora del proprio tempo per ispirare le generazioni future!
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