Il mondo sta fallendo nel consentire accesso all’istruzione. Abbiamo bisogno di una rivoluzione nel sistema iniziando dalle comunità locali.
Tempo di lettura: 3,45 m.
L’istruzione deve affrontare alcune grandi sfide per formare in modo efficace futuri leader in grado di guidare una crescita sostenibile. Tuttavia, il mondo in realtà non riesce a perseguire i Sustainable Development Goal 4 dell’ONU, per lo sviluppo sostenibile volto a rendere l’istruzione di qualità, inclusiva e accessibile a tutti.
Secondo il Global Education Monitoring Report dell’UNESCO, circa 263 milioni di bambini e giovani non vanno a scuola. Di questo passo, saremo in grado di ridurre quel numero di soli 32 milioni di studenti entro il 2030. Allo stesso tempo, esiste una criticità a livello di insegnanti: le politiche governative non stanno dietro le pessime condizioni di impiego e di lavoro per insegnanti e personale di supporto all’istruzione, inclusi contratti precari, ambienti di lavoro non sicuri, carichi di lavoro elevati e salari bassi. La questione dipende sostanzialmente dalla prospettiva sbagliata: secondo Katherine Trebeck di Wellbeing Economy Alliance e Dario Ruggiero di LTEconomy, la maggior parte dei Paesi utilizza incentivi e indicatori volti a misurare le prestazioni a breve termine, come il PIL, senza tener conto di una prospettiva a lungo termine che includerebbe educazione, ambiente, felicità o qualità di vita. Sappiamo bene che ogni settore dell’economia ha un interesse vitale nel rinnovamento dell’istruzione nel settore pubblico, perché le scuole sono dove gli studenti imparare e si formano per il futuro. Le politiche di privatizzazione stanno rendendo la situazione ancora più complicata. Ciò non significa che la privatizzazione sia negativa: significa che governo e leader devono agire e mettere a fattor comune le loro forze per assicurare un’istruzione di qualità senza disparità tra ricchi e poveri. Le scuole sono i luoghi cruciali in cui i nostri bambini e ragazzi studiano per diventare i futuri leader. Ecco perché un grande sforzo comune tra governi e aziende è cruciale: da una parte, i governi hanno il dovere di assicurare e fornire servizi di istruzione di qualità; dall’altro lato, le aziende non possono prosperare in società fallimentari: società civili forti, giustizia certa, uguaglianza e coesione sociale sono fattori che consentono un reale potenziamento economico. Le aziende hanno la responsabilità sociale assoluta di dare un forte contributo.
La rivoluzione digitale può portare un’ampia ondata innovativa se adeguatamente gestita: le tecnologie digitali possono consentire di colmare il divario sociale tra i giovani, raggiungere tutti i bambini in ogni angolo del mondo e rendere l’istruzione totalmente accessibile. Grazie alla capacità trasformativa della Quarta Rivoluzione industriale espressa da Intelligenza artificiale, ingegneria genetica, realtà virtuale e aumentata, robotica e altre innovazioni, sta avvenendo un grande cambiamento culturale a livello governativo, economico e individuale.
Ora è il momento di investire e rinnovare i sistemi di istruzione pubblica, con insegnanti professionisti pienamente formati, programmi del tutto rinnovati, ampio uso delle tecnologie e studenti ben coinvolti, se vogliamo davvero una società centrata sull’uomo. Tuttavia, nessuno può agire da solo: è urgente una combinazione di forza tra governi, società, ONG. Molte aziende come Salesforce o Microsoft stanno facendo molto negli Stati Uniti. Inoltre, ci sono diversi progetti nel mondo di adozione delle scuole: le aziende adottano le scuole locali fornendo tecnologie, supporto, impegno dei volontari per l’alfabetizzazione a livello di scuola elementare, STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) nelle scuole medie, e preparazione al college e alla carriera per gli studenti delle scuole superiori.
È semplice adottare una scuola pubblica, fare volontariato, fornire tecnologia e servizi o donare denaro. Ogni persona, azienda e organizzazione può fare la differenza nelle loro comunità locali. Dobbiamo lavorare tutti insieme per affrontare questa importante sfida.
È fondamentale garantire ai nostri giovani l’accesso all’istruzione necessaria per creare opportunità ed essere pronti per i lavori di domani.
Commenti Facebook