Le energie rinnovabili e l’eliminazione dei combustibili fossili dai trasporti sono le strade maestre per salvare il clima e il pianeta!
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Il fenomeno dell’urbanizzazione porterà circa 2,5 miliardi di persone a vivere nelle città entro il 2050. Energia e mobilità sono i due pilastri di queste trasformazioni, ed entrambe richiedono un adattamento radicale per far fronte alla crescita demografica ed economica senza aumentare congestione e inquinamento.
La Quarta Rivoluzione Industriale offre un’opportunità senza precedenti per essere anche una rivoluzione dei trasporti e del clima! Vediamo come:
- i veicoli elettrici stanno diventando più accessibili, e si stima che costituiranno quasi un terzo delle vendite di auto nuove entro la fine del prossimo decennio;
- il fenomeno dei veicoli collettivi, che consentono di condividere gli spostamenti, continua a crescere, e si stima che entro il 2030 rappresenteranno più del 25% di tutti i chilometri percorsi a livello globale, rispetto al 4% di oggi;
- il fenomeno dei veicoli autonomi, che consentirà un costo al chilometro sempre più basso rispetto ai veicoli a motore per uso personale;
- l’evoluzione globale dei sistemi energetici, che stanno diventando più puliti e sempre più decentralizzati, con energia generata, immagazzinata e distribuita più vicina ai clienti finali.
La mobilità elettrica è vista oggi come un modo per migliorare la qualità dell’aria e raggiungere gli obiettivi climatici, ma raramente è integrata in una visione globale del concetto di smart city, la città intelligente. I veicoli elettrici continuano ad essere associati ai modelli di proprietà ed uso tradizionali, e le stazioni di ricarica sono inesistenti o troppo limitate.
Qualsiasi progetto di mobilità elettrica dovrebbe essere adattato a tre caratteristiche principali: infrastruttura locale; sistema energetico; cultura della mobilità. Sarà necessario definire in modo collettivo un nuovo paradigma per le città, cominciando, ad esempio a dare priorità ai veicoli elettrici ad alto utilizzo, tipicamente taxi e trasporti pubblici. Da sempre hanno un grande impatto sulle emissioni di carbonio. Quindi, lo sviluppo di flotte di veicoli pubblici elettrici va assolutamente incoraggiato.
Per quanto riguarda, poi, l’infrastruttura di ricarica, questa dovrebbe essere sviluppata lungo le autostrade, nei punti di destinazione e vicino ai nodi di trasporto pubblico. Solo così si potrà veramente promuovere l’adozione di veicoli elettrici nei mercati.
Solo così, le risorse della mobilità e i sistemi energetici si aiutano a vicenda. I veicoli elettrici possono essere utilizzati come risorse energetiche decentralizzate e fornire nuove capacità di stoccaggio controllabili e fornitura di elettricità. Nei mercati in cui la regolamentazione consente ai veicoli elettrici di essere utilizzati come fonte di flessibilità, le auto funzionano come “batterie su ruote”.
Alla periferia di Berlino, le stazioni di ricarica dei veicoli elettrici sono integrate nella micro rete locale con generazione di energia solare ed eolica.
Insomma, siamo nelle condizioni di competenze e tecnologia per creare un sistema in cui l’elettricità viene fornita, immagazzinata e potenzialmente restituita attivamente e in modo intelligente.
Il settore energetico dovrà accelerare il percorso verso un sistema più pulito, più digitalizzato e più connesso. Il settore della mobilità avrà l’opportunità di sviluppare nuovi modelli di servizio e di condivisione, e nuovi usi dei veicoli elettrici come risorse energetiche decentralizzate. Le imprese hanno la possibilità di guidare questi cambiamenti nelle città ed i politici hanno il potere di promuovere l’innovazione attraverso l’adeguamento delle regole.
Per progettare un futuro migliore!
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